Gli Influser: un target strategico per le aziende

Tutti abbiamo un amico, un parente, che ha una conoscenza approfondita di prodotti di cui non abbiamo mai sentito parlare ma che sono decisamente funzionali.

Aggiornatissimi su tutto, sono le persone a cui chiediamo sempre consigli ogni qual volta, ad esempio, dobbiamo acquistare un dispositivo tecnologico.

Bene, queste persone, hanno un nome, sono gli influser (“influence” + “user”).

Influencer vs Influser

Gli influser sono associabili agli influencer?

Beh no, questi ultimi sono soggetti che prestano la propria immagine, nome e autorevolezza ad operazioni di endorsement con brand che li ingaggiano per trasferire alla propria offerta, di prodotti/servizi, values e reputation. Gli influser, invece, sono soggetti che ottengono compiacimento e rafforzano la propria riconoscibilità dall’essere considerati, all’interno delle proprie nicchie ristrette, come i giusti consiglieri, dal momento che sono in possesso di tutte le informazioni riguardanti la novità in oggetto. L’influencer è a tutti gli effetti un testimonial e come tale viene riconosciuto dai suoi follower, gli influser agiscono invece in maniera spontanea e risultano, agli occhi di li conosce personalmente, anche più credibili di quanto possano essere invece vip o figure esposte.

Si classificano in “profeti”, “pionieri” e “apripista”. Sono generalmente uomini, tra i 18 e i 35 anni, con un buon livello di istruzione e rappresentano circa il 6% dei consumatori. Studiano, ricercano e seguono “circoli privati” per lo più digitali (gruppi tematici su Facebook o riviste molto di nicchia) in cui si aspettano di scoprire novità, in genere riguardanti la tecnologia, lifestyle, viaggi, food, sport e benessere.

Gli influser sono dei veri e propri opinion leader che non hanno esclusivamente il ruolo di promuovere o farsi portavoce di qualcosa, come gli influencers, ma sono a tutti gli effetti anticipatori dei trend (trendsetter), che ricercano e divulgano l’originalità, tale da rendere i messaggi che veicolano dall’alto potenziale di viralizzazione.

Perché le aziende dovrebbero corteggiare gli influser?

La predilezione degli influser a conoscere anticipatamente, prima che sia dominio pubblico, tutto ciò che è innovativo, unita alla propensione a divulgare e consigliare queste informazioni, rappresentano un valore prezioso per le aziende e per quei brand che propongono sul mercato prodotti molto innovativi destinati ad un pubblico di mass consumer.

Le aziende ed i brand cercano di incuriosire gli infuser, di stimolare l’interesse al proprio prodotto, per decretarne, attraverso il loro positivo parere, il successo commerciale.

Come conquistarli?

Riuscire ad attirare l’attenzione degli influser non è facile, sono persone informate e  per convincerli  bisogna essere trasparenti, autentici e usare il giusto “tone of voice”. Se si fa attenzione a questi aspetti, ogni influser diventa un megafono più che credibile che parla di “quel” prodotto/servizio in maniera convincente alla propria cerchia di fedelissimi follower.

 

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